Allergie e Intolleranze, Alimentazione

Intolleranza al lattosio

> Cos’è

È la più comune intolleranza enzimatica. Solitamente genetica ed ereditaria, è molto diffusa in Asia, in alcune regioni dell’America e nelle aree dell’Europa mediterranea, tra cui l’Italia, dove si stima che è una condizione che interessa circa il 50% della popolazione. Può manifestarsi già dall’infanzia, ma può comparire anche in età adulta. Non è generalmente un disturbo pericoloso, ma i sintomi possono risultare molto fastidiosi (dolori addominali, gonfiore, meteorismo, diarrea e stitichezza…).

> Cos’è il lattosio?

In una sola parola? Zucchero. Più precisamente un disaccaride, cioè composto da 2 zuccheri semplici: il glucosio e il galattosio. Per essere completamente digerito dal nostro organismo viene scomposto, a livello dell’intestino tenue, nei 2 componenti semplici dalla lattasi (un enzima).  Una scarsa produzione di lattasi ne compromette quindi la completa digestione: a seconda della gravità dell’insufficienza dell’enzima si hanno diversi gradi di intolleranza al lattosio.

La sintomatologia è perciò dose-dipendente: più lattosio viene ingerito, più evidenti sono i sintomi (tra cui flatulenza, diarrea, gonfiore e dolori addominali).

> Diagnosi

Attualmente il Breath Test (test del respiro) è l’esame diagnostico più diffuso. È un test non invasivo che analizza l’aria espirata dal paziente dopo la somministrazione di una dose specifica di lattosio. Quando lo zucchero non viene digerito sia ha una iper-produzione di idrogeno dovuta alla sua fermentazione. Il test che rileva una eccessiva concentrazione di idrogeno ci dice che il soggetto è intollerante al lattosio.

> Trattamenti

Una intolleranza al lattosio non implica l’automatica l’eliminazione dei prodotti che lo contengono: per molti pazienti è possibile determinare la quantità di lattosio che può essere tollerata senza scatenare sintomi.

Si possono controllare i sintomi di lievi intolleranze, per esempio, bevendo il latte durante i pasti, sostituendo i prodotti freschi con quelli fermentati, bevendo latte povero di lattosio (ovviamente seguendo sempre i consigli del Medico).

Ci sono formaggi stagionati (parmigiano, grana, pecorino, provolone) che contengono pochissimo lattosio e non danno in genere problemi.

Nei casi più gravi il Medico dirà di eliminare il latte (vaccino, di capra e altri animali), i formaggi freschi e tutti i prodotti a base di latte, magari sostituendoli con prodotti senza lattosio. Inoltre, sarà importante fare attenzione alle etichette degli alimenti: il lattosio, infatti, è utilizzato in molti cibi pronti.