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Lo Streptococcus Pyogenes

Cos’è?
Noto anche col nome di streptococco beta emolitico di gruppo A (GAS, dall’inglese Group A Streptococcus), lo Streptococcus pyogenes è un batterio Gram-positivo della famiglia degli Streptococcaceae responsabile di una vasta gamma di infezioni nell’uomo, da quelle superficiali e auto-limitanti fino a infezioni invasive e potenzialmente letali.

Quali infezioni può scatenare?

  1. Infezioni superficiali: molto comuni e diffuse, interessano soprattutto la pelle e le mucose. Le principali sono la faringite streptococcica (che comunemente chiamiamo mal di gola), la scarlattina (un’eruzione cutanea caratteristica che si verifica in seguito a infezione da GAS), l’impetigine (un’infezione superficiale della pelle), l’erisipela (un’infezione cutanea più profonda).
  2. Infezioni invasive: si verificano quando il GAS penetra in profondità nei tessuti o nel sangue, provocando infezioni più gravi e potenzialmente letali, come la fascite necrotizzante (un’infezione rapida e distruttiva dei tessuti molli), la batteriemia (presenza di batteri nel sangue) e la sepsi (risposta infiammatoria sistemica a un’infezione).
  3. Complicanze immunologiche: la risposta immunitaria del nostro corpo all’infezione da GAS può causare, in alcuni casi, complicanze anche settimane o mesi dopo l’infezione iniziale. Ecco perché è importante la diagnosi precoce.

Diagnosi
La presenza di un’infezione da Streptococcus Pyogenes può essere diagnosticata attraverso esami di laboratorio, come l’isolamento del batterio da campioni di tessuto infetto (tampone colturale), test antigenici rapidi (tampone rapido) o test sierologici per la presenza di anticorpi specifici per GAS.

Trattamento
Il Medico stabilirà qual è il trattamento migliore dell’infezione da GAS in base alla sua gravità e all’eventuale presenza di complicanze.
Le infezioni superficiali (come il mal di gola) vengono spesso trattate con gli antibiotici.
Le infezioni invasive possono richiedere trattamenti più aggressivi: si può passare dagli antibiotici ad ampio spettro alla terapia intensiva e, in alcuni casi, può essere necessario ricorrere agli interventi chirurgici per rimuovere i tessuti infetti.
Per le complicanze immunologiche occorrono trattamenti specifici, quali il controllo dell’infiammazione e la prevenzione del danno agli organi interessati.

Prevenzione
La prevenzione è volta alla riduzione del rischio di malattia e alla limitazione della diffusione delle infezioni ad altri soggetti.
Alla base della prevenzione delle infezioni da Streptococco c’è una buona igiene personale, in particolar modo il lavaggio frequente e accurato delle mani. Evitare il contagio salivare: non passarsi cannucce o bicchieri, evitare di mordere lo stesso panino, non mangiare nello stesso piatto (azioni molto comuni tra i bambini che appunto vanno evitate). Pulire e disinfettare sempre accuratamente le ferite per evitare le infezioni. Le infezioni sospette devono essere trattate tempestivamente per ridurre complicanze e contagiosità. Distanziamento e protezione delle vie respiratorie possono risultare fondamentali per evitare la trasmissione a persone a rischio, come quelle con sistema immunitario compromesso o con malattie croniche.

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