Notizie

Raccolta sangue in calo

Da AVIS Nazionale arriva l’allarme per il calo della raccolta sangue.

Recentemente AVIS ha pubblicato i dati della raccolta del sangue nel 2022 che, addirittura, è stata inferiore persino a quella del 2021, anno che era stato messo a dura prova dall’insorgere del Covid-19 e dalla conseguente pandemia. I numeri ci dicono che il nostro Paese vede sempre più lontano il traguardo dell’autosufficienza da plasma e farmaci plasmaderivati. Solo nel campo dei globuli rossi riusciamo ad essere ancora indipendenti, anche se pure la loro raccolta è in calo.

Questa situazione compromette evidentemente la nostra autonomia riguardo ai farmaci plasmaderivati e, particolarmente, vede vacillare le scorte e le terapie salvavita per i pazienti cronici.

La raccolta, se da un lato è stata messa in crisi dalla pandemia e dalle conseguenze dell’emergenza che ha innescato, dall’altro è compromessa dalla insufficienza di personale sanitario all’interno dei centri trasfusionali.

Il Decreto Sostegni-ter (marzo 2022) sanciva la possibilità, per gli specializzandi, di offrire attività di volontariato nei centri di raccolta. Ma ad oggi, il Ministero della Salute non ha ancora provveduto a scrivere l’apposito regolamento necessario per rendere operativa tale norma.

È evidente che l’impegno già profuso dai volontari delle varie associazioni per le campagne di raccolta e la costante risposta dei donatori non è sufficiente e di questo devono prenderne atto le Istituzioni ed attivarsi quanto prima con strumenti efficaci sia di sensibilizzazione che di organizzazione per un sistema strategico come quello delle trasfusioni. Quindi oltre a diventare operativa quanto prima la convenzione Stato-Regioni per l’adeguamento dei rimborsi per la raccolta di emocomponenti, dobbiamo auspicarci che sia data quanto prima la possibilità di lavoro nella raccolta ai medici specializzandi. Per il bene di tutti.

Related Posts